Segnaliamo questo appello contro la modifica della legge della scuola in merito all’insegnamento della civica.
L’educazione civica e alla cittadinanza è già impartita in tutti gli ordini di scuola e, nelle sue forme attuali, ritenuta valida in studi promossi dalla SUPSI (Rapporto del 2012) e dalle autorità federali (Rapporto del 2016). Occorre certamente perseverare nello sforzo di rendere tale insegnamento sempre più efficace, ma non è questo l’effetto che la modifica di legge in votazione produrrebbe. Separando la civica dall’insegnamento della storia, la cui dotazione oraria verrebbe ridotta, priverebbe gli allievi della possibilità di capire come i diritti politici siano il frutto di processi storici e culturali complessi, la cui conoscenza è indispensabile per comprendere il senso e l’importanza delle istituzioni democratiche. L’educazione civica sarebbe quindi mortificata e rischierebbe di essere ridotta a un apprendimento puramente nozionistico, intellettualmente povero e poco coinvolgente.
Sostengono e aderiscono a questo appello le seguenti associazioni:
- Atis – Associazione ticinese degli insegnanti di storia
- ADSMS – Associazione docenti delle scuole medie superiori
- Associazione per la scuola pubblica del Cantone e dei comuni in Ticino
- Associazione liberi pensatori
- Federazione docenti ticinesi e rivista “Risveglio”
- Fondazione Pellegrini Canevascini
- Incontro democratico
- Movimento della scuola
- SISA – Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti
- Società Demopedeutica
- Verifiche. Cultura. Educazione. Società
- VPOD Docenti – Sindacato dei servizi pubblici e sociosanitari