Lo scorso 14 gennaio 2019 il gruppo PS-Verdi ha ricevuto dal Municipio di Lugano la risposta all’interrogazione in atto per cambiare il piano regolare all’ex Centro sportivo di Cadro in modo da renderlo edificabile per la costruzione di immobili abitativi. Il Municipio sostiene che trasformare una zona di svago di un quartiere periferico in una zona edificabile dove vivono 130-160 persone non sarebbe un ampiamento della zona edificabile! Il Municipio assicura (bontà sua!) che la modifica del PR sarà sottoposta comunque al Consiglio comunale di Lugano.

Mi lascia in particolare allibito l’indicazione del Municipio secondo cui tutta l’operazione sarebbe conforme al diritto superiore cantonale e federale. E questo proprio in queste settimane in cui si dibatte sull’iniziativa popolare del 21 ottobre 2016 «Fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile (Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti)», che secondo il Consiglio federale e gli oppositori sarebbe in gran parte già realizzata dalle vigenti normative. Ma allora, se veramente l’operazione di urban sprawl (dispersione degli insediamenti) che EFG SA e Municipio di Lugano stanno preparando a Cadro è perfettamente legale, c’è da chiedersi chi la racconta giusta nella campagna sull’iniziativa popolare in votazione il 10 febbraio 2019.

Per vederci più chiaro ho pensato di introltrare come deputato un’interpellanza al Consiglio di Stato con le seguenti tre precise domande, che penso potranno interessare tutti i cittadini di Cadro e di Lugano sensibili all’ambiente:

  1. l’agire del Municipio di Lugano in merito al progetto di cambiare la citata zona edificabile speciale di Cadro destinata a attività del tempo libero e dello sport in una zona edificabile tout court è conforme alle indicazioni dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, che pone come uno degli obiettivi centrali lo sviluppo centripeto degli insediamenti (ossia uno sfruttamento più intensivo delle superfici d’insediamento esistenti, tutelando la migliore qualità insediativa possible) e non quello centrifugo (urban sprawl) come in questo caso
  2. L’agire del Municipio è conforme alle modifiche della legge cantonale sullo sviluppo territoriale in vigore dal 2014, in particolare con l’art. 1, cpv. 2 lett. a, c, d

    Le citate norme di legge indicano come obiettivi:
    a) promuovere un uso misurato del suolo ed uno sviluppo sostenibile;
    c) individuare soluzioni coordinate che integrino insediamenti, mobilità e ambiente;
    d) preservare lo spazio non costruito per l’agricoltura e lo svago.

  3. L’agire del Municipio è conforme al principio del Piano direttore cantonale, che stabilisce come le zone edificabili non possano essere ampliate (Scheda R6 – Sviluppo e contenibilità del PR, punto 2.1), salvo per validi motivi?

Raoul Ghisletta,
presidente PS Lugano