Alcuni degli oltre quattrocento stabili comunali sono sottoutilizzati, senza una destinazione definita o dismessi Sono diversi fra loro e richiedono soluzioni ad hoc. Entro fine anno banca dati e strategia per tutte le proprietà

Secondo la capodicastero Cristina Zanini Barzaghi si tratta di un’operazione fondamentale per Lugano, foriera di grandi opportunità: «Dopo aver investito molte risorse nei grandi progetti, è ora di concentrarci sull’esistente».

Fra i vari addentellati specifici di questa strategia c’è il domandarsi cosa fare della trentina di stabili che secondo il dicastero Immobili sono dismessi, in cattivo stato, senza destinazione definita o sotto sfruttati. Essendo molto diversi fra loro richiedono soluzioni puntuali e tempi d’attuazione più o meno lunghi.