Con la prospettata abolizione dell’imposta preventiva sulle obbligazioni svizzere, alcune multinazionali riceveranno nuovi privilegi fiscali quando cercano finanziamenti sul mercato dei capitali.

Allo stesso tempo, l’abolizione incoraggerà la criminalità fiscale dei grandi investitori e degli oligarchi. Tutto questo causerà perdite fiscali fino a 800 milioni di franchi all’anno, di cui circa 500 milioni fluiranno all’estero secondo le stime del Consiglio federale. Alla fine, saranno ancora una volta i contribuenti onesti a pagare per questo ammanco: anche la città di Lugano ne sarà toccata.

Diciamo NO a questa ennesima fregatura fiscale: NO all’abolizione dell’imposta preventiva il 25 settembre!