Intervento di Carlo Zoppi nel Consiglio comunale del 25 giugno inerente alla retata effettuata al Bar Tra di Molino Nuovo.

Onorevoli membri del Municipio
Care e cari colleghi

Martedì prossimo partirò alla volta di Walenstadt per effettuare il mio ultimo corso di ripetizione con il Battaglione di Fanteria di Montagna 30. Per quasi 12 anni ho portato il mio piccolo contributo in un’organizzazione impegnata con le forze dell’ordine a servizio dei cittadini e delle cittadine.

Con il mio intervento non voglio mettere in discussione le donne e gli uomini con la divisa che lavorano con serietà e dedizione al servizio della cittadinanza ma esprimere piuttosto la preoccupazione di molti cittadini nei confronti di alcuni comportamenti devianti perpetrati da singole persone e per operazioni di polizia teatrali che hanno creato sconcerto e incredulità.

Ultima in ordine cronologico è stata la retata al Bar Tra di Molino Nuovo. Quanto accaduto al Tra è stato motivato come un controllo casuale ma i metodi utilizzati non sembrano aver avuto come fine ultimo quello di tutelare la popolazione. Al contrario le persone presenti si sono sentite intimidite dall’operato degli agenti. L’impressione è che la modalità di intervento non fosse in linea con il principio di proporzionalità. Operazioni di polizia si possono e si devono senz’altro effettuare. Alla loro base però ci vogliono dei sospetti fondati di infrazioni commesse. E non si venga a dire che l’operato della polizia in questo caso sia stato proporzionato e giustificato nei mezzi messi in campo.

Fanno pensare anche le dichiarazioni successive, per nulla concilianti. La Polizia Comunale ha dichiarato che il controllo «risulta essere il primo di un’operazione di controlli preventivi degli esercizi pubblici, atti a prevenire e reprimere i rumori molesti e la mescita di bevande alcoliche a minorenni».

Purtroppo Lugano non è nuova a questo modo di fare. Come si fa a non farsi due domande quando pensiamo ai casi che hanno visto lo Spazio Morel e altri luoghi di ritrovo frequentati da giovani e meno giovani venire vessati continuamente da controlli da parte degli agenti. O il vistoso arresto di un giovane che si era travestito da personaggio dei fumetti che ha suscitato grande ilarità in più parti del globo.

Quasi un anno fa il concerto annunciato del discusso rapper “Bello Figo” aveva suscitato critiche e minacce da parte di sedicenti gruppi nazifascisti, spingendo la polizia ad annullare l’evento in quanto non era possibile “garantire la sicurezza”. Lugano si piega alle minacce neonaziste, mentre mostra i muscoli ai comuni cittadini e cittadine che si organizzano o semplicemente si bevono una birra di giovedì sera?

Non ci risulta inoltre che ai locali della “Lugano bene” siano organizzati controlli e retate simili, segno forse che sono solo alcuni luoghi a dare fastidio. Se si cerca il crimine si avrebbe maggiore fortuna frugando negli uffici, fra i colletti bianchi dove il crimine opera incessantemente graziati forse dal fatto che non fanno rumori molesti dopo le 22.

Le grosse operazioni di polizia hanno il pregio di far sentire la popolazione maggiormente tutelata, aumentando temporaneamente la percezione soggettiva di sicurezza. Nei fatti, la sicurezza reale si ottiene sanzionando i crimini e prevenendo le situazioni di disagio che possono portare ad essi con un lavoro di prevenzione e cucitura del tessuto urbano e sociale.

Lo stato di diritto è una componente fondamentale della nostra democrazia liberale. Le forze di Polizia sono uno strumento essenziale nell’applicazione della legge e devono poter operare liberamente nei limiti fissati, godendo nel contempo della massima fiducia da parte della popolazione che devono riconoscere in loro servitori della legge pronti ad aiutare e non a reprimere ed intimidire. Alla base dell’operare della polizia ci devono essere due parole soltanto: “Servire e proteggere” ricordiamocene tutti colleghi.

Per salvare la buona immagine della polizia comunale è importante mettere fine a questo genere di operazioni e concentrarsi sui problemi veri di criminalità. Ci aspettiamo una completa presa di responsabilità dei quadri che hanno il compito di condotta delle nostre forze di polizia.

Per questi motivi il gruppo PS PC si riserva il diritto di bocciare il capitolo del consuntivo inerente alle forze di Polizia se necessario. Sperando che in futuro ci sia un cambiamento di atteggiamento che porti i nostri cittadini a riacquistare la massima fiducia nei nostri agenti e nelle istituzioni.