Lugano è bella. Lago, montagne, concerti, spettacoli, eventi; qualcosa da fare c’è quasi sempre. A Lugano c’è chi ha il lavoro dei suoi sogni, una bella casa e una famiglia felice. Ma, a Lugano, c’è anche chi non trova lavoro, fatica a pagare l’affitto e a comprare i pannolini. A Lugano c’è l’uno e l’altro.

Di chi è a rischio povertà e di chi è povero, però, la maggioranza politica non se ne accorge o forse, semplicemente, non se ne occupa perché preferisce dedicarsi alle solite persone e alle solite priorità.

Come l’abbassamento del moltiplicatore, deciso dal Consiglio comunale in dicembre e votato da PLR, Lega e PPD. Un favore per chi? Fa la differenza solo per chi guadagna bene, è ininfluente per la maggioranza. Ma forse sbaglio, a Lugano sono tutti ricchi.

E sul fronte della mobilità? Le migliorie nelle stradine delle zone residenziali vanno a beneficio di chi ci abita, e va bene, ma le altre strade e piazze usate da tutti non hanno forse bisogno di interventi? Per la maggioranza, ampliare la rete dei bus e incentivarne l’uso è inutile: forse che a Lugano l’inquinamento non è una questione di interesse generale e non è urgente? L’aeroporto va salvato perché offre servizi indispensabili per l’economia di Lugano? Però a Lugano ci sono altri settori a cui bisognerebbe dedicarsi con progetti seri, pensiamo solo ai negozi che chiudono e agli spazi commerciali che restano sfitti.

La maggioranza politica invoca questo tipo di progetti e di modifiche in nome dei cittadini. Ma sta parlando di tutti i cittadini o solo di una parte?

A Lugano la maggioranza politica fa finta che i problemi sociali non esistano, che la povertà non ci sia, che ci sia ancora una piazza finanziaria importante, che i cittadini e le cittadine siano ricchi. Bisogna smettere di fare finta che i problemi non ci siano. I problemi ci sono e la politica ha il dovere di risolverli. Ognuno si prenda le proprie responsabilità e agisca per il bene di tutta la comunità e non solo di una parte.

Tessa Prati, consigliera comunale PS