Riprendiamo l’intervista apparsa su Ticinotoday alla capogruppo socialista Simona Buri.

La capogruppo socialista in Consiglio comunale a Lugano Simona Buri, come da noi riportato alcuni giorni fa (vedi qui) ha deciso di voler accettare la sfida della candidatura al Gran Consiglio per il partito socialista in vista delle elezioni cantonali 2019. Fra gli altri nomi luganesi che saranno della “partita”, emerge anche quello della giovane consigliera comunale Tessa Prati, questa volta sulla lista per l’Esecutivo cantonale (vedi qui). Una scelta che, ci dice Simona Buri, è opportuna…

Simona Buri, nel 2015, alle scorse elezioni cantonali, lei non si candidò per il Gran Consiglio. Cosa ha convinto questa volta la capogruppo in Consiglio comunale a mettersi a disposizione?
La Commissione Cerca di Lugano cercava dei candidati e riteneva che fosse opportuna la mia candidatura. Ho accettato perché ritengo sia giusto mettersi a disposizione.

La sezione di Lugano ha deciso di segnalare al partito cantonale il nome della consigliera comunale di Lugano Tessa Prati quale candidata al Consiglio di Stato. Condivide questa scelta?
Pienamente. In questi anni credo non si sia lavorato abbastanza sul ricambio generazionale. Tessa è una ragazza giovane, scoperta con le ultime elezioni comunali. Direi che è stata una bella scoperta. È prima di tutto una brava persona, è sveglia e sa essere molto oggettiva nelle sue decisioni. Si dovrebbe poter puntare su altre persone come lei.

Il Ps Ticino sembrerebbe volersi orientare per le elezioni cantonali del 2019 su profili di giovani donne under 30 per il Consiglio di Stato, come Tessa Prati, o Laura Riget nel Bellinzonese. È segno che nel Ps Ticino si sta aprendo una fase di grande rinnovamento?
Lo spero.

Un rinnovamento che a suo avviso sarebbe già dovuto essere stato fatto?
Sicuramente. In passato credo abbiamo avuto un grosso deficit su questo punto. Se penso alle mia realtà di Lugano, nel gruppo in Consiglio comunale sono l’unica donna 40enne. E anche per quanto riguarda gli uomini non cambia molto, a parte l’esponente comunista Demis Fumasoli. Considerando che la mia elezione è stata un po’ inaspettata, non preparata,  possiamo dire che il lavoro sulle generazioni future è stato carente.

In questi due anni in Consiglio comunale lei ha avuto modo di lavorare con Tessa Prati. Cosa potrà portare al Ps Ticino?
È una ragazza che sa essere oggettiva e che non antepone sé stessa, ma le soluzioni, il compromesso e la discussione. Credo che questo sia fondamentale. Non abbiamo bisogno di “prime donne” o “primi uomini”. Abbiamo bisogno di gente che metta a disposizione le proprie conoscenze, e che contribuisca a crearne di nuove, per promuovere le nostre idee.

Sagra delle Costine di Sonvico a parte, in cui lei sarà impegnata questo fine settimana, per i politici l’estate è in genere tempo di riposo. A settembre invece, quando si ritornerà sui banchi dei legislativi, quali saranno i temi cruciali per il gruppo socialista in Consiglio comunale?
Si dovrà sicuramente chinarsi sul regolamento dei rifiuti. Il messaggio è fermo in Commissione della Gestione e credo sia giunto il momento di affrontarlo e trovare una soluzione condivisa nell’interesse dei cittadini. Fra i grandi temi, magari meno prioritari per noi, presumo arriverà il messaggio per la ricapitalizzazione dell’aeroporto. Insomma, sicuramente il lavoro non mancherà.