VIVERE IN MODI DIVERSI E INNOVATIVI PER AFFRONTARE LE SFIDE DELL’ABITARE

di Tessa Prati e Filippo Zanetti, copresidenti

L’alloggio è uno dei temi – e dei problemi – che accompagnano da sempre la società nel suo percorso di sviluppo. Da decenni a Lugano gli affitti aumentano e i prezzi degli immobili sono alle stelle. Eppure il Comune è sempre in affanno alla ricerca di qualche rimedio, ma de facto è rimasto per troppo tempo immobile. Non è sempre scontato riuscire ad avere un tetto e chi ce l’ha da inquilino fatica sempre di più.

Con questo numero del nostro periodico affrontiamo il tema dell’abitare in senso lato attraverso l’esperienza e la testimonianza di varie persone: una WG (acronimo di Wohngemeinschaft, termine molto noto a chi ha studiato o abitato oltralpe che significa appartamento condiviso) può essere un’alternativa ad abitare da soli in sempre più piccoli e costosi appartamenti; conservando e ristrutturando gli stabili piuttosto che abbatterli e costruendoli ex novo si possono contenere i costi dell’alloggio.

In generale, parliamo di problemi vecchi per i quali oggi esistono soluzioni nuove, che però faticano a prendere piede. Tra queste possibilità troviamo le cooperative d’abitazione di utilità pubblica, che nonostante la forma giuridica diversa, possono offrire un modo di abitare simile a quello di una proprietà per piani e al contempo possono presentare vantaggi, in particolare risvolti sociali con il pregio di offrire alloggi con affitti determinati dai costi effettivi. Eppure, alle nostre latitudini, negli ultimi decenni sono aumentate esponenzialmente solo le proprietà per piani che hanno preso il posto delle casette unifamiliari nelle preferenze della popolazione ticinese. A causa dell’aumento del costo degli immobili, invece di una casetta si costruisce una palazzina e la si suddivide in 4, 6, 8, … appartamenti. Se la concentrazione degli spazi edificati ha certamente una faccia positiva perché permette la conservazione dello spazio pubblico, l’altra faccia presenta un conto decisamente salato. I promotori immobiliari realizzato profitti enormi alla base dell’aumento sproporzionato dei prezzi, senza minimamente contribuire ad accrescere la qualità di vita. Con la nostra consueta intervista abbiamo voluto saperne di più in merito agli alloggi di utilità pubblica. Questo tipo di abitazioni ha delle peculiarità interessanti, che come ci dirà la nostra ospite Monique Bosco von Allmen architetta e presidente di Cooperative di abitazione svizzera italiana (CASSI), possono raggiungere anche un meno 60% senza compromettere la qualità costruttiva e di vita. Ma andiamo con ordine…