… dire “anarchici autogestiti fuori da Lugano” e basta tartassare gli automobilisti, Lega e UDC continuano a non capire i bisogni di chi abita Lugano e soprattutto ad affrontare i veri temi che interessano chi vive in questo Comune.

Ma facciamo un passo indietro. Sembra che l‘unica cosa interessante di questa campagna elettorale sia fare pronostici su chi tra Foletti e Chiesa farà il Sindaco. Tuttavia, se si scende (ma proprio solo di un pochino) ad analizzare i temi che il futuro sindaco vorrà portare avanti nella prossima legislatura, per chi li ha, c’è da mettersi le mani nei capelli. Il primo tema, ossia l‘espulsione da Lugano di cittadine e cittadini che hanno un’idea diversa di società, è in aperta antitesi con il principio -spesso molto abusato- dell‘essere Sindaco (o Sindaca) di tutti coloro che abitano il Comune. Il secondo tema, ossia la vittimizzazione degli automobilisti, è puramente elettorale e di competenza pressoché cantonale, e mette in contrapposizione chi guida un’auto con altri utenti della strada, senza tuttavia portare ad un miglioramento -che chiedono tutti- della viabilità a Lugano.

Come fronte progressista il PS, unitamente ai suoi alleati della lista La Sinistra, ha cercato di affrontare le sfide di Lugano immedesimandosi nelle cittadine e cittadini confrontati con problemi concreti: posti e costi degli asili nido, caro affitti, mancanza di spazi di aggregazione, tanto per dirne tre.

A fronte di quanto sopra, e del pacifico spostamento verso destra della politica luganese, l’importanza di mantenere un rappresentante progressista in Municipio è capitale. Senza un o una municipale socialista, gli interessi delle persone più deboli o semplicemente l’attenzione al benessere comune verrebbero ignorate. Sembra banale ma non lo è. Non di fronte a un Municipio che vuole, in buona sostanza, Lugano come Montecarlo.

Oltretutto le sfide della prossima legislatura saranno principalmente legate agli aspetti finanziari del Comune che sarà confrontato con un aumento della spesa e una possibile diminuzione delle entrate. C’è da attendersi che la maggioranza di destra vorrà procedere, tra le altre misure, con tagli lineari che indeboliranno ancora di più il Comune, i suoi servizi e soprattutto andranno a scapito di chi necessita di un sostegno.

Un rappresentante progressista in Municipio (e una forte presenza nel Consiglio comunale) contribuiscono a mantenere bilanciato il confronto e a portare visioni che non solo sono utili per tutti, ma anche volte al benessere comune. Con le sfide del futuro, lasciare carta bianca alla destra significherebbe sgombrare il campo ad una politica che vede Lugano con quella nostalgia dei tempi del segreto bancario, che non accetta l’eterogeneità e soprattutto non vede l’importanza di essere realmente aperti, inclusivi e pronti all’ascolto di tutti i suoi abitanti e non solo di chi ha redditi elevati.

Filippo Zanetti
Copresidente PS Lugano