Mozione: Mettiamo fine a promozioni, contributi e assistenza a favore dello sviluppo, del commercio e dell’utilizzazione di criptovalute private

La presente mozione chiede di inserire una base legale nel Regolamento comunale, per vietare la
promozione di criptovalute private da parte della Città di Lugano.

Come noto il Municipio di Lugano si è lanciato nella promozione delle criptovalute private, sottoscrivendo un “Protocollo d’intesa per una collaborazione strategica”. La sottoscrizione è avvenuta il 2 marzo 2022 da parte del Comune di Lugano, rappresentato dal Sindaco Michele Foletti e dal segretario comunale Robert Bregy, e da parte di Tether Operations Limited, rappresentata da Louis van der Velde e Paolo Ardoino.

L’accordo strategico tra la Città e una delle tante società private attive nel mondo delle criptovalute è stato concluso senza indire alcun concorso pubblico. Si tratta di un accordo importante, che durerà al minimo quattro anni e che prevede un fattivo impegno della Città e dell’Amministrazione comunale nel propagandare l’uso di criptovalute e nel dare loro un’improbabile patente di rispettabilità, sostenibilità ed eticità attraverso una serie di iniziative concrete. E non da ultimo si tratta di un accordo che può comportare per la Città di Lugano notevoli rischi. Come scritto sopra, la sottoscrizione di questo importante accordo per il futuro della Città è stata approvata dal solo Municipio, senza alcuna votazione del Consiglio comunale.

Le criptovalute private sono un mezzo di pagamento che bypassa il controllo degli organi (banche centrali nazionali) istituiti dallo Stato democratico per la gestione monetaria: per questo si prestano al riciclaggio di denaro, al pagamento di operazioni illegali grazie a prestanome, a truffe rese possibili dalla struttura privatistica (e non pubblica) della creazione e della gestione delle criptovalute, come indicano gli esponenti autorevoli citati nell’interpellanza 4225 del 15.11.22 (1) e nell’interrogazione 1319 del 10.2.2023 (2); e come indicano pure altri importanti esperti espressisi in autorevoli organi di stampa (3). La promozione di (alcune) criptovalute da parte di una Città come Lugano è un atto sconsiderato e antietico, che cozza con le messe in guardia da parte di autorità monetarie e antiriciclaggio. Inoltre le criptovalute sono un mezzo di pagamento antiecologico, che necessita di enormi risorse energetiche per il loro funzionamento e che è agli antipodi dello sviluppo sostenibile.

Mozione
Ricordando le risposte politicamente inaccettabili del 24.3.2023 Municipio all’interrogazione 1319, che giustificano con motivi formali il mancato coinvolgimento del Consiglio comunale (risposte alle domande 2, 3 e 4), la presente mozione consente di dare finalmente al Consiglio comunale di Lugano voce in capitolo sulla questione.

La mozione propone la modifica del Regolamento comunale. Essa chiede di mettere fine alla promozione di criptovalute private in atto dal 2022 da parte del Municipio di Lugano.

Nel testo della mozione si specifica “aziende private” per una semplice ragione: non si vuole che l’articolo 100 septies da essa proposto venga interpretato come un divieto dei Lugapoints comunali, che nella propaganda del Municipio, pur essendo dei semplici buoni sconto (come i punti dei supermercati, che vengono trasformati in franchi per ridurre l’ammontare del pagamento di merci degli empori), vengono impropriamente (e ridicolmente) associati alle criptovalute: associazione propagandistica che si ritrova nell’applicazione MyLugano, la quale contiene in basso i link per accedere alle operazioni con vere criptovalute.

TITOLO SETTIMO QUINQUIES
Art. 100 septies Politica economica
Il Comune di Lugano evita qualsiasi forma di promozione, contributo o assistenza a favore dello sviluppo, del commercio e dell’utilizzazione di criptovalute di aziende private.

Invitiamo pertanto il lodevole Consiglio comunale a voler risolvere:

  1. La mozione è accolta.
  2. Il regolamento comunale della Città di Lugano è così modificato

TITOLO SETTIMO QUINQUIESArt. 100 septies Politica economica
Il Comune di Lugano evita qualsiasi forma di promozione, contributo o assistenza a favore dello sviluppo, del commercio e dell’utilizzazione di criptovalute di aziende private.

3. Il Municipio è incaricato del seguito della procedura.

Raoul Ghisletta, Danilo Baratti, Sara Beretta Piccoli, Edoardo Cappelletti, Mattea David, Demis Fumasoli, Marisa Mengotti, Tamara Merlo; Dario Petrini, Tessa Prati, Aurelio Sargenti, Carlo Zoppi

Lugano, 28 settembre 2023

Note

  1. (1)  Prof. Giovanni Barone Adesi, Antonio Foglia e prof. Andrea Terzi, Corriere del Ticino, 9.7.22; avv. Paolo Bernasconi, Corriere del Ticino, 14.11.22; prof. Giovanni Barone Adesi, Corriere del Ticino, 15.11.22
  2. (2)  1’500 esperti firmatari della Letter in support of Responsible Fintech Policy 1.6.2022 al Congresso americano; Francesco Lepori, responsabile operativo dell’Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata.
  3. (3)  Vedi Fabio Panetta, membro del Consiglio della Banca centrale europea, che ha paragonato il mondo della cripto-finanza al Far West a causa dell’assenza di regole (Il Sole 24ore, 24.12.22); vedi l’intervista della Neue Zürcher Zeitung del 29.12.2022 alla professoressa americana di diritto Hillary J. Allen, che si è dichiarata favorevole alla proibizione delle criptovalute dopo il fallimento di FTX.