Lugano, 31 ottobre 2022

Su «LaRegione» del 15 ottobre scorso è apparso un articolo del giornalista Alfonso Reggiani riguardante ‘Casa Alta’, un edificio tra i più di Lugano, situato all’incrocio tra via Luigi Taddei e via la Santa. Reggiani scrive che «la maggioranza dei proprietari ha dato il via libera agli interventi di pittura e intonaco per colorare di blu le facciate di ogni piano. Due o tre piani, a dipendenza della facciata, verrebbero invece tinteggiati di giallo».

Una notizia, questa, che ha fatto e fa molto discutere in città in quanto la colorazione in blu e in giallo di un edificio, già di per sé imponente, altro non farebbe che aumentarne visivamente l’impatto sul territorio luganese e appiattirebbe l’effetto ondulatorio delle balconate. Esempi non felici di case colorate in vari modi purtroppo ne abbiamo molti; quindi non ne abbiamo bisogno di altri, specie per quanto riguarda edifici a torre visibili anche da grandi distanze. Spesso si sottovaluta quanto una discutibile scelta privata, come la tinteggiatura delle facciate di un edificio, possa avere un effetto pubblico negativo, «perché chi costruisce non cambia solo la sua proprietà, ma inserisce un nuovo segno nel contesto paesaggistico» (Reggiani).

La casa in questione è una delle case torri più alte del Ticino, la seconda più alta dopo ‘Casa Torre’ di 51 m di altezza. «Come si legge nell’articolo di Paolo Fumagalli – pubblicato su ‘Archi: rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica’ nel 2008, intitolato Architettura e case torri negli anni Cinquanta in Ticino – lo stabile (Casa Alta) di 17 piani venne realizzato dall’architetto Americo Caratti a metà degli anni Sessanta, in cemento armato con balconi sporgenti in facciata e uno zoccolo formato da un corpo orizzontale, dove hanno trovato posto contenuti commerciali» (Reggiani).
La Città di Lugano ha autorizzato la realizzazione di una velatura trasparente e incolore delle facciate; ma dalle foto allegate scattate sul cantiere sembrerebbe che siano già state realizzate le fasce orizzontali intonacate bianche a supporto di un’imminente esecuzione della tinteggiatura a strisce gialle e blu; una variante, questa, che non ha ancora ricevuto una autorizzazione dalla Città.

Domande:

  1. Corrisponde al vero che si sono già realizzate tutte le fasce d’intonaco senza avere un’apposita licenza edilizia che approvi questa nuova variante ? (vedi foto)
  2. Se sì, sono stati fermati i lavori sul cantiere?
  3. Da informazioni assunte sappiamo che la competenza relativa alle “case torri” è di spettanza del Cantone; esso agisce dopo aver sentito l’Ufficio Natura e Paesaggio e la sua Commissione. Non c’è il rischio che i lavori di tinteggiatura proseguano prima che dal Cantone arrivi la valutazione della variante?
  4. Dovesse arrivare una bocciatura della variante in questione e i lavori nel frattempo fossero proseguiti, quale posizione assumerà il Municipio?

Con ossequi.

Aurelio Sargenti (PS – Gruppo PS-PC), primo firmatario

Altri firmatari:

Dario Petrini, PS
Mattea David, PS
Morena Ferrari Gamba, PRL
Niccolò Castelli, I Verdi
Marisa Mengotti, I Verdi