Sul settimanale «Il Mattino della domenica» del 28 maggio scorso sono apparsi due articoli così intitolati:

  1.  (prima pagina) 90% di detenuti stranieri
  2.  (p. 14) Elettricità: resteremo al buio per colpa dell’immigrazione.

Il dato contenuto nel titolo del primo articolo, apparso in prima pagina, si riferisce a chi è ospite del carcere giudiziario della Farera, dove ci sono anche persone in attesa di giudizio e che, in uno stato di diritto, godono della presunzione di innocenza; il secondo titolo ( Elettricità: resteremo al buio per colpa dell’immigrazione) introduce un commento contro la Legge sul clima e l’innovazione in votazione il prossimo 18 giugno.
Due titoli che gettano discredito sui cittadini stranieri da noi residenti, che scagliano disprezzo verso gli immigrati: insomma la solita tristissima filastrocca del settimanale «Il Mattino della domenica».

Ciò che qui importa è che chi firma i due articoli e dirige il settimanale che li ha ospitati non è un cittadino qualsiasi, ma è consigliere nazionale e municipale della città più grande del Ticino, la nona della Svizzera, nonché responsabile politico del Dicastero Formazione, cioè delle scuole cittadine. Riviste, dunque, un ruolo istituzionale, di cui deve portare la responsabilità anche nell’ambito della sua professione.