Lugano, 25.01.2024

Emendamento sulla Proposta di Aurelio Sargenti

La proposta presentata da Aurelio Sargenti all’assemblea del Partito Socialista di Lugano riguarda l’introduzione di un nuovo articolo nello Statuto del partito, l’articolo 18a. Questo articolo mira a limitare la cumulabilità delle cariche pubbliche, specificatamente tra la carica di Consigliere comunale o Municipale e quella di Gran consigliere o membro delle camere federali. L’obiettivo è quello di evitare i doppi incarichi per garantire una migliore distribuzione delle responsabilità politiche all’interno del partito e per assicurare che i politici possano dedicare il tempo e l’attenzione necessari ai loro ruoli, considerando anche i loro impegni professionali e familiari.

I principi della proposta di Sargenti e in generale le argomentazioni da lui portate trovano la mia approvazione e sostegno.

Tuttavia comprendo come, sebbene la proposta a mio parere presenti vantaggi significativi, ci possano essere delle criticità di cui dobbiamo tenere conto.

La limitazione della flessibilità del partito, l’esperienza all’interno del gruppo in consiglio comunale, l’impatto sulla continuità politica e la gestione di situazioni d’emergenza e/o di altre eccezioni sono tutte argomentazioni che ritengo giusto approfondire.

Prendiamo per esempio quanto successo nell’ultima legislatura con un membro del consiglio comunale e la prima subentrante passati ad un altro partito. Le eventuali dimissioni delle nostre neodeputate Tessa Prati e Mattea David avrebbero portato il PS Lugano a perdere un ulteriore seggio.

Potrebbero inoltre esserci casi eccezionali in cui il Partito potrebbe ritenere importante mantenere la presenza di un consigliere comunale o municipale, anche solo per un determinato periodo, nonostante l’eventuale elezione in Gran Consiglio. 

Ci potrebbe inoltre essere un effetto negativo sulla motivazione dei candidati e sulla coerenza della nostra lista alle elezioni di aprile. Sia sulla lista del Municipio che del Consiglio Comunale risulta infatti la presenza delle nostre due deputate in Gran Consiglio che, in caso di approvazione dell’articolo 18a, si troverebbero a dover immediatamente rinunciare all’incarico in Consiglio Comunale o in caso di successo e di elezione in Municipio viceversa dimettersi dall’incarico di Gran Consigliere.

Pur contando su un’immutata motivazione e impegno da parte delle nostre due deputate nell’affrontare la campagna elettorale come reagirebbe invece l’elettorato sapendo che il voto personale dato a loro per il consiglio comunale non porterebbe più alla loro elezione? Per coerenza sarebbe più corretto quindi candidarle solo al municipio. 

L’approvazione dell’articolo 18a così come formulato non lascia infatti spazio ad alcuna flessibilità.

Per le ragioni indicate, considerata anche la tempistica della proposta a liste ormai già depositate, potrebbe essere utile apportare modifiche alla formulazione avanzata da Sargenti o considerare soluzioni alternative che bilancino la necessità di limitare i doppi incarichi con la flessibilità e l’efficacia politica di cui il partito necessita. Di conseguenza formulo la seguente proposta di modifica degli statuti:

Proposta Aurelio Sargenti:

Art. 18a:
“La carica pubblica di Consigliere comunale è incompatibile con quella di gran consigliere e/o eletto alle camere federali. Di conseguenza, in caso di elezione in Gran Consiglio o altra carica istituzionale federale, l’eletto/ la eletta in Consiglio comunale dovrà scegliere in quale legislativo operare. Stessa incompatibilità vale anche per la carica di municipale”.

Proposta Rodolfo Pulino:

Art. 18a
“In linea di principio, la carica di Consigliere comunale o di Municipale è considerata incompatibile con quella di Gran consigliere o membro delle camere federali. Si intende promuovere un’ampia partecipazione dei membri del partito alle cariche pubbliche, garantendo dedizione e efficacia nell’esercizio delle funzioni.
Su proposta della Direzione, in casi motivati, una deroga può essere approvata dall’Assemblea.”