Versione integrale dell’intervento di Carlo Zoppi al Consiglio comunale di Lugano del 7 ottobre 2019

DICHIARAZIONE DELL’EMERGENZA CLIMATICA NELLA CITTÀ DI LUGANO

Signora Presidente, Onorevoli membri del Municipio, Colleghi e colleghe,

Comincerò il mio intervento sviluppando le motivazioni alla base di questa dichiarazione d’emergenza e delle strategie che si discutono in questa sede se adottare o meno.
Perché facciamo questa strategia? Per evitare di farci trovare impreparati alle sfide che la crisi climatica ci metterà di fronte. Il modo in cui oggi garantiamo lo stile di vita a cui siamo abituati dovrà essere ripensato a favore dei bisogni dei cittadini e del nostro territorio. Acqua /energia /rifiuti /trasporti pubblici /gestione del territorio /mobilità, dovranno essere presi in conto.

Alla base di questo modo di agire ci sono due principi:
1) I danni ecologici sono danni economici. Risparmiare l’ambiente porta a risparmiare denaro.
2) Le conseguenze della crisi climatica colpiranno con più forza le fasce più deboli della nostra società.

Bisogna agire quindi in direzione della giustizia climatica, affinché non aumentino le differenze sociali. Le misure dovranno essere concepite in modo da non gravare sulle persone già ora materialmente e finanziariamente svantaggiate.

Non si tratta più di politica, dove le diverse sensibilità e ideologie possono permetterci il lusso di perderci in lunghe discussioni. Si tratta di una lotta per la nostra sopravvivenza. Dobbiamo essere uniti e pronti. Dobbiamo recuperare la Stazione di Lugano, sviluppare una rete ciclabile completa, favorire il trasporto pubblico, migliorare l’efficienza energetica degli edifici e molto altro ancora.
La dichiarazione non deve essere un semplice atto declamatorio, fatto per pulirci la coscienza, si tratta di un impegno solenne ad impegnarci quotidianamente nel concreto a seguirne i principi quando affrontiamo gli atti parlamentari e l’attività politica in cui ci impegniamo.
È un inizio ma dobbiamo fare molto di più ed essere maggiormente incisivi, come già si sta facendo nelle altre città svizzere e non possiamo essere da meno.

È chiaro che non potremo cambiare la situazione di oggi con la mentalità e la tecnologia di ieri. Abbiamo una responsabilità nei confronti delle prossime generazioni. Affinché anche loro possano approfittare degli aspetti piacevoli della vita di cui noi abbiamo potuto godere.
I giovani che stasera sono venuti qui hanno delle richieste precise nei confronti degli adulti e della politica.

Sta a noi scegliere di non deluderli!