Sul portale giornalistico Naufraghi.ch del 6 dicembre 2023 Aldo Sofia scrive:

«“Sono stati e sono il meglio dell’umanità”. Lo ripete spesso l’inventore dei “Giardini dei Giusti”, lo scrittore e giornalista Gabriele Nissim, che in diverse città, europee e no, ha così contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su chi ha salvato da dittature nefaste, a cominciare dal ‘male assoluto’ di marca nazista, persone in pericolo. […]. Anche Lugano ha il suo “Giardino dei giusti”. […]. Iniziativa meritevole della Fondazione Spitzer e della Città di Lugano con l’allora sindaco Marco Borradori.

Lo sapete, si trova al Parco Ciani, a fianco della Biblioteca cantonale e del Palazzo degli Studi, piccolo rettangolo di verde con alcune piante (inspirandosi all’esperienza del Museo Yad Vachem di Gerusalemme), una segnalazione lungo il viale, e sotto ogni albero una targa col nome di chi si è voluto onorare per il suo impegno umanitario o per tener viva la “memoria”. […]. Il “Giardino dei Giusti” dovrebbe dunque essere uno scrigno aperto sulla memoria.

Ma a Lugano ci devono essere degli…smemorati. Peggio ancora se sbadati. O del tutto indifendibili se indifferenti. Fra i “Giusti” segnalati sulla sponda del Ceresio c’è anche il pastore Guido Rivoir. […]. Nei mesi e nelle settimane successive al colpo di Stato e della presa del potere del generale Augusto Pinochet (mentre fra i militanti di sinistra arresti, torture, neonati rapiti e desaparecidos si moltiplicavano) in Svizzera molti si mobilitarono per sottrarre alla dittatura cileni in pericolo.

Fra essi Guido Rivoir, che fu in Ticino uno dei co-promotori e il punto di riferimento dell’”Azione posti liberi”. […]. Il fatto – che già a metà settembre avevamo segnalato – è che al Ciani tutte le targhe commemorative sono al loro posto, tranne una: quella dedicata a Guido Rivoir. Finita dove? Per
mano di chi? […].

Se non è in qualche atelier per un necessario… ‘restauro’ (e quanto ci vuole?), non si può che pensare a un atto vandalico. Da parte di balordi? Di teppisti?»

Domande.

  1. Il lodevole Municipio si è accorto della ‘targa smarrita’?
  2. In caso di risposta positiva, cosa si aspetta a sostituirla?
  3. Non crede il lodevole Municipio che il “Giardino dei Giusti”, data la sua importanza sopra ricordata, vada valorizzato e protetto meglio (magari con una corona di arbusti) anche per evitare che i nostri amici a quattro zampe lascino i loro ricordi? Per non dire altro?

Con ossequi.

Aurelio Sargenti (PS – Gruppo PS-PC)