Lugano, 13 marzo 2024

Interpellanza: In difesa della bellezza del nucleo storico di Lugano

La piazza, nel suo significato urbanistico, può definirsi come uno spazio libero, limitato da costruzioni. Nell’edilizia cittadina la piazza rappresenta uno degli elementi più importanti, sia per funzione che per significato. Chi giunge in Piazza Cioccaro dalla via Cattedrale, o da via Motta, o dalla via Pessina, arriva in una delle più belle piazze della città, che abbraccia il nobile Palazzo Riva, un edificio del primo ‘700 protetto a livello locale, cantonale e federale: una quinta teatrale.

Nel trascorso periodo natalizio entrambi, piazza e palazzo, subirono un’offesa con la posa di una ingombrate “baracca” (vox populi) a uso di ristorante: un’estensione del commercio dei fratelli Gabbani e una violazione del contesto architettonico della piazza e del nucleo storico. Il Municipio, in quella occasione, venne investito da una interpellanza e da molti reclami scritti inoltrati da proprietari di palazzi ed esercizi pubblici che si affacciano su Piazza Cioccaro.

Con l’avvicinarsi della bella stagione, in particolare delle festività pasquali che tradizionalmente inaugurano la stagione turistica luganese, la nota famiglia di esercenti costruisce, come nell’anno passato, una piattaforma “provvisoria” nel ben mezzo della piazza, atta ad ospitare tavoli, tavolini, sedie, ombrelloni, olivi e palme. Suddetta costruzione, da informazioni ricevute, aveva già sollevato le riserve dell’Ufficio cantonale dei beni culturali (UBC).

Come si può evincere dal Piano Regolatore del Comune di Lugano (NAPR art. 34, lett d, cpv 2: Interventi sui beni culturali protetti d’interesse cantonale), «la protezione del bene culturale immobile protetto si estende all’oggetto nel suo insieme, in tutte le sue parti e strutture interne ed esterne», quindi ivi compreso il «perimetro di rispetto entro il quale non sono ammessi interventi suscettibili di compromettere la conservazione o la valorizzazione del bene protetto» (Legge per la protezione dei beni culturali, art. 22, cpv 2: d’ora in poi: LBC). In altre parole, l’art. 24 della LBC è applicabile sia per gli interventi eseguiti sul bene culturale tutelato sia per quelli all’interno del relativo perimetro di rispetto. « L’obiettivo dei perimetri di rispetto è la verifica degli interventi architettonici e urbanistici nelle adiacenze dei beni culturali tutelati. In altre parole i perimetri assicurano che le modifiche del contesto spaziale e morfologico del bene protetto non abbiano a compromettere o pregiudicare la fruizione del bene stesso» (UBC). In conclusione: Palazzo Riva e Piazza Cioccaro sono beni culturali protetti e inseriti nella “zona di rispetto” (cfr. la risoluzione del CdS del 17.05.2023 che definisce il perimetro di rispetto cantonale per il nucleo di Lugano).

Ma si dovrebbe prestare molta attenzione anche ai portici del nucleo storico, di proprietà privata ad uso pubblico, che proteggono le persone dalla pioggia e dal sole e dove è possibile incontrarsi e chiacchierare.

Purtroppo queste strutture architettoniche sono spesso occupate da tavoli e da sedie, a disposizione dei clienti di bar e ristoranti, e chiuse ai loro lati con pesanti vasi di fiori, posti tra un pilastro e l’altro, in modo da inibire l’accesso sia al cittadino che al turista che vorrebbero, come per legge potrebbero, liberamente transitare. Per vedere come portici e piazze vengono rispettati dagli amministratori politici, soprattutto nei centri storici, basta andare a Torino, a Bologna o a Berna (con i suoi famosi Lauben). Non siamo contrari ad autorizzare gli esercenti che si affacciano sui lati delle piazze e sulle vie pedonali ad espandersi con qualche tavolino in più; ma con buon senso, con buon gusto e senza esagerazioni, senza deturpare le piazze che, per loro natura e bellezza, devono rimanere libere, così come sono state pensate e create, affinché tutti possono ammirarle.

Domande

  1. Su quale base legale si fonda l’attuale posa del manufatto in Piazza Cioccaro? Su agevolazioni Covid o su altra base legale?
  2. Qualora il manufatto si basi sulle agevolazioni Covid, quale sarà la sua sorte dopo il 31.03.2024?
  3. È stata fatta una richiesta per la posa del manufatto in Piazza Cioccaro da parte della Ditta Gabbani?
  4. Se sì, il Municipio ha tenuto conto delle leggi ricordate nella premessa di questa interpellanza, segnatamente il Piano Regolatore del Comune di Lugano (NAPR, art. 34,lett d, cpv 2) e la Legge per la protezione dei beni culturali, art. 22, cpv 2
  5. È stato chiesto un parere UBC?
  6. Se sì, qual è stata la risposta dell’UBC?
  7. Se no, perché non si è chiesto un parere all’UBC?
  8. Corrisponde al vero che già in passato l’UBC ha espresso un parere negativo per la posa della piattaforma in Piazza Cioccaro? Se sì perché non sono state seguite le raccomandazioni di UBC?
  9. Per l’occupazione del suolo pubblico è previsto un corrispettivo? Se sì a quanto esso ammonta?
  10. Il Municipio non crede che il contesto architettonico delle Piazze e delle Vie del nucleo storico di una bella città turistica come Lugano andrebbe tutelato con maggiore attenzione?
  11. Chi è responsabile della tutela dei nuclei storici, di strade pedonali e di piazze con forte interesse paesaggistico e architettonico?
  12. Si è chiesto un parere alla neocostituita Commissione urbanistica, definita «il fiore all’occhiello del Municipio» (on. Lombardi, 11 marzo scorso, “Dibattito elezioni comunali”, alla TSI La2).13. Se no, perché?
  13. I confinanti e le attività commerciali sono stati informati dal Municipio di questa installazione? Potranno anch’essi invadere strade e piazze con tavoli, sedie, ombrelloni colorati e piante mediterranee?

Con ossequi.

Aurelio Sargenti (PS)
Edoardo Cappelletti (PC)
Raoul Ghisletta (PS)