Uno dei temi della prossima Assemblea PS (che si terrà a Sonvico il 14 settembre, ore 20) sarà quello attualissimo del difficile rapportarsi delle Associazioni di Quartiere con la burocrazia cittadina, sempre più incalzante e vincolante.

Per lanciare la riflessione sul tema, vi proponiamo qui la lettura di un articolo riguardante la festa di San Nicolao della Flüe, prevista ad Albonago per settembre ma ora a rischio a causa delle troppe richieste burocratiche della città:

La festa popolare, volta a raccogliere fondi per l’Associazione Oratorio San Nicolao della Flüe che la organizza, secondo le indicazioni recapitate dal Municipio, dovrà essere dotata di un servizio di sicurezza, il capannone dovrà essere sottoposto ad un collaudo anti-incendio con un adeguato certificato di conformità rilasciato da un esperto a spese degli organizzatori, gli organizzatori dovranno prendere contatto con il Dipartimento sanità e socialità (Dss) del Cantone, almeno dieci giorni prima dell’evento, e fornire una lista di tutti gli operatori alimentari e degli oggetti in uso, con tanto di planimetria degli operatori e delle loro attività, …, e così via. Il tutto, ci spiega Marilena Ranzi Antognoli, membro del Gruppo di lavoro che organizza la festa (e in passato già presidente della sezione del Ps di Lugano), per un evento che “attirerà circa 200 persone” e un team di 10 persone “composto esclusivamente da volontari”. “Alcune di queste norme vanno bene, ma altre sono assurde”, ci dice. “Provocano costi importanti all’associazione e mettono i volontari nella condizione di non essere in grado di fare quanto richiesto”.

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