Lugano rinunci a mettere a disposizione gratuitamente uno spazio all’interno del Centro Esposizioni Conza per assistere ai mondiali di calcio in Qatar

«Allineandosi alle disposizioni emesse dal Consiglio federale – che ha invitato popolazione, imprese ed enti pubblici al risparmio energetico – il Municipio ha deciso di mettere in pratica una serie di misure per contenere i consumi. Si tratta d’interventi infrastrutturali e gestionali su edifici e impianti comunali e di misure comportamentali indirizzate ai collaboratori e alle collaboratrici dell’Amministrazione comunale». Ciò è quanto si legge nel comunicato della Città del 29 settembre u.s. In aggiunta il Municipio ha disposto che l’illuminazione dei campi sportivi dovrà essere ridotta allo stretto necessario e ha elargito altri consigli per risparmiare energia utilizzando apparecchi elettrici, acqua calda, e riscaldamento.

Queste e altre misure potranno essere adeguate e modificate nel corso dell’inverno a seconda delle direttive cantonali e federali. Esse sono senz’altro delle misure condivisibili e bene ha fatto il Municipio ad adottarle. Difficile però non rimanere perplessi sulla scelta di concedere a titolo gratuito uno spazio di 2’400 m2 al Centro Esposizioni a chi vuole (esercizi pubblici, gruppi o associazioni) organizzare la visione pubblica su maxischermo delle partite del campionato mondiale di calcio che si svolgeranno in Qatar tra il 20 novembre e il 18 dicembre 2022. Certamente questa è un’ulteriore occasione di socializzazione e convivialità che non va disprezzata, ma non necessaria in un momento difficile da punto di vista ambientale – e non solo! – in cui tutti sono chiamati a fare dei sacrifici.

Molte città romande (vedi Vevey, Neuchâtel, Losanna), sull’onda di altre realtà europee, hanno deciso di boicottare la Coppa del Mondo in Qatar per motivi sociali e ambientali vietando le cosiddette ‘fan zone’. La decisione di questi Comuni evidentemente non è contro lo sport, contro il calcio, ma in difesa dei diritti umani, delle condizioni di lavoro dei lavoratori implicati nella costruzione delle infrastrutture che sono stati manifestamente calpestati. Amnesty International e Human Rights Watch hanno reso pubblici gli abusi e le violazioni dei diritti umani in materia di lavoro. Lavoratori migranti sfruttati, sottopagati a cui si aggiungono il numero di morti e feriti sui cantieri (le cifre si aggirano attorno alle 10-15 mila). Per non parlare dell’impatto delle emissioni di CO2 che sono state prodotte nella costruzione delle infrastrutture e che verranno ancora prodotte (anche per la “climatizzazione”) per questa grande manifestazione sportiva, otto volte superiori a quelle di un anno soltanto in Islanda. Un esempio non virtuoso, in un contesto climatico d’urgenza.

Alla luce di quanto precede, i sottoscritti chiedono al Municipio di Lugano di non concedere spazi pubblici per la visione su maxischermo delle partite del campionato mondiale di calcio che si svolgeranno in Qatar tra il 20 novembre e il 18 dicembre 2022.

Con ossequio

Aurelio Sargenti (PS – Gruppo PS-PC), primo firmatario.
Raoul Ghisletta (PS),
Morena Ferrari Gamba (Plrt),
Federica Colombo Mattei (Centro),
Dario Petrini (PS)