Le cittadine e cittadini della Città di Lugano hanno accolto la riforma dell’AVS e del secondo pilastro: lo hanno fatto con una percentuale superiore di mezzo punto alla media cantonale, ossia con il 55,7% di SÌ al finanziamento supplementare dell’AVS tramite l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e con il 54,4% di favorevoli alla legge federale per la riforma delle previdenza vecchiaia 2020. Il PS Lugano ha lavorato intensamente per arrivare a questo risultato, illustrando in più momenti la riforma alle/ai Luganesi. Purtroppo la riforma è caduta a livello nazionale e questo apre un periodo di incertezza, che richiederà grande forza e grande lavoro da parte del Partito socialista e dei sindacati per far fronte all’inevitabile attacco alle pensioni e ai salariati da parte dei vincitori di centrodestra. A livello svizzero il decreto costituzionale per il finanziamento dell’AVS tramite l’IVA ha visto prevalere i contrari per soli 2’157 voti (50,05% NO), mentre a livello di Cantoni il risultato negativo è stato più netto con 13,5 Cantoni contrari e 9,5 Cantoni favorevoli (Zurigo, Berna, Lucerna, Friborgo, Basilea Città, Ticino, Vaud, Vallese, Neuchâtel e Giura, quasi tutti cantoni dove il Partito socialista è forte). La legge federale per la riforma delle previdenza vecchiaia 2020 è stata respinta da una percentuale un po’ superiore di votanti, ossia il 52,7% di NO, che ha raggruppato in grande misura la contrarietà del centrodestra e in misura più limitata quella dell’estrema sinistra.

Lugano ha pure risposto presente alla votazione a favore della modifica dell’art. 15 della Costituzione cantonale, che darà una linea guida al Parlamento ticinese per legiferare sulla presenza regionale e sul finanziamento solidale dei servizi sociosanitari e scolastici importanti per la popolazione: il risultato è stato del 71% favorevole, in linea con la media cantonale. Leggermente superiore alla media cantonale è stato il 65% di Luganesi favorevoli all’introduzione della civica come materia separata nella scuola media, introduzione che il PS non ha sostenuto nella votazione popolare: auspico ora che la scuola trovi un’applicazione equilibrata di quanto deciso dal popolo, che getti le basi per una partecipazione maggiormente attiva dei giovani alle votazioni ed elezioni.