di Raoul Ghisletta, Partito Socialista

La gestione politica e amministrativa di Lugano non è bianca e non è nera. A Lugano ci sono tantissime cose positive apprezzate dalla cittadinanza. La Svizzera, i Cantoni e le città svizzere offrono (ancora) alla cittadinanza un buon livello qualitativo e quantitativo di servizi pubblici: che però sono sotto attacco dei neoliberisti UDC -vedi decreto legislativo Morisoli, che taglia la qualità dei servizi pubblici e le condizioni di lavoro di impiegati, docenti cantonali e comunali, operatori sociosanitari.
A Lugano, pur sottolineando il buon lavoro del Comune in ambiti sociali, sanitari, scolastici, culturali, edili e di gestione degli spazi pubblici, dobbiamo parlare anche dei problemi sorti nella legislatura. Se non si critica, difficilmente arrivano dei miglioramenti.
La decisione più scioccante è stata la demolizione dello stabile degli autogestiti nella notte del 29 maggio 2021. Una decisione presa da 5 municipali su 7, in quanto i municipali Cristina Zanini Barzaghi e Roberto Badaracco non sono stati sentiti. La demolizione del tetto non aveva alcuna giustificazione oggettiva e non ha tenuto conto che all’interno dello stabile vi erano oggetti personali. È stato un errore madornale, commesso da responsabili della Polizia cantonale e municipali di Lugano. Tutte cose subito segnalate in un’istanza d’intervento alla Sezione degli enti locali dal PS Lugano.
Inopportuna è poi stata la firma di un accordo tra il Municipio e la società di criptovalute Tether per il plan ₿, siglato il 3 marzo 2022. La galassia Tether è un’accozzaglia di speculatori (alcuni noti alle cronache giudiziarie). Sita in un paradiso giuridico dei Caraibi, Tether è stata bandita dallo Stato di New York ed è oggetto di investigazioni da parte delle autorità politiche e giudiziarie americane (per il rischio di inganno degli investitori e di utilizzo delle criptovalute da parte di delinquenti e terroristi).
Un terzo caso si situa sul piano giuridico e democratico. Lugano ogni anno versa un milione di franchi quale sovvenzione ai titoli di trasporto pubblico e alla mobilità sostenibile. Il problema -confermato dalla Sezione enti locali- sta nel fatto che decide tutto il Municipio tramite un’ordinanza, mentre il Consiglio comunale (legislativo) non ha voce in capitolo!
Infine segnalo due episodi caldi sul fronte dell’edilizia. In gennaio la Divisione edilizia privata ha lasciato costruire allegramente 90 posteggi provvisori (si parla di 2 anni) nel parco giochi di Cortivallo/Besso: solamente la mobilitazione di cittadini sul piano giuridico (reclamo) e democratico (petizione con oltre 200 firme) ha consentito -a lavori ormai avanzati- di ottenere dalla Divisione edilizia privata e dalla Clinica Moncucco dei paletti e delle garanzie per la fruibilità/il ripristino del parco giochi. L’altro caso riguarda lo scempio e lo spreco di soldi pubblici (6 mio. fr) a Biogno, frazione di Breganzona: la nuova strada è contestata da 12 opposizioni ed il nuovo autosilo da 31 opposizioni (tra cui la Società ticinese arte e natura). Ma il Municipio in data 23.2.24 ha ribadito di non aver ripensamenti! In entrambi i casi le Commissioni di quartiere non state consultate.