In occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale e della mostra “Il patrimonio si racconta” al Castello di Sasso Corbaro a Bellinzona, ospitiamo un intervento di Marco Imperadore dell’Osservatorio culturale del Canton Ticino (da la Regione del 26 settembre 2018).

Quanto conosciamo del nostro settore culturale, del suo bilancio, dei suoi attori, delle sue offerte?

L’Osservatorio culturale del Cantone Ticino è un istituto nato nel 2007 per dare risposte a questi quesiti. Tutte le sfaccettature del suo lavoro sono presentate all’esposizione a Bellinzona. L’Osservatorio culturale è promosso dalla Divisione della cultura e degli studi universitari del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport. Conduce numerose ricerche e propone un’Agenda sempre aggiornata su tutti gli eventi culturali nella Svizzera italiana. Navigando sul suo sito internet scopriamo così che sono ben 8’564 gli eventi culturali proposti nel 2017 dai quasi 1’500 operatori censiti nella sua banca dati.

Si tratta di un’offerta ricca e variegata, che va dal piccolo evento di valle con un impatto locale alla grande manifestazione a valenza internazionale, da proposte per bambini a iniziative per anziani, da convegni per specialisti a eventi per pubblici generici. Una dinamica dalla configurazione complessa, sotto la lente dell’Osservatorio culturale da più di un decennio. In questi anni l’osservatorio ha pubblicato numerose ricerche e studi, sviluppando in particolare i temi della cultura nei comuni ticinesi, il censimento cantonale dei musei e degli istituti analoghi e l’indagine, in corso di pubblicazione, su danza e teatro, oltre alle statistiche riguardanti gli eventi e gli operatori. In queste ricerche l’utilizzo di numeri e statistiche è di primaria importanza. Se di primo acchito questo può sembrare riduttivo, una riflessione più attenta ci svela l’importanza delle cifre anche nell’ambito culturale, un aspetto sempre più rilevante considerata la progressiva professionalizzazione di tutti i profili coinvolti nella produzione culturale.

Negli ultimi anni l’istituto ha anche assunto un nuovo ruolo, vieppiù centrale: quello di mediatore tra il pubblico e gli operatori culturali e tra gli operatori e la classe politica chiamata a definire le strategie settoriali. Un processo di mediazione bidirezionale, secondo una dinamica moderna in cui si privilegia lo scambio nell’ottica della politica culturale. In futuro, l’Osservatorio intende sviluppare questa mediazione, proponendo degli incontri in cui discutere le problematiche del settore e favorire la messa in rete tra gli attori presenti sul nostro territorio. Un Osservatorio che non solo esamina la realtà, ma che vi partecipa attivamente, supportando con contenuti, strumenti e servizi gli operatori culturali.

Attraverso il percorso della mostra, il visitatore può avvicinarsi agli strumenti di indagine e alle risposte che l’Osservatorio culturale, di settore in settore, tenta di dare. Residenti o turisti, tutti sono i benvenuti al Castello di Sasso Corbaro: un’occasione per meglio comprendere quanto il Ticino abbia da offrire e per passare da una semplice fruizione a una partecipazione attiva alla dinamica regionale e culturale.