In analogia con l’ Art 18: “Limitazione durata cariche” propongo di inserire nello Statuto Ps di Lugano un articolo concernente la doppia carica negli esecutivi e legislativi. Il  nostro partito ha un numero sufficientemente grande di persone che possono occupare i posti nei legislativi e negli esecutivi comunali, cantonali e nazionali che gli spettano per cui sarebbero da evitare le doppie cariche. Affidare le cariche politiche a pochi consiglieri significa ristringere (invece di allargare) la base del Partito socialista, sezione di Lugano. Inoltre i doppi incarichi limitano di molto la potenzialità e l’efficacia lavorativa dei politici di milizia, attivi anche nel campo professionale. Chi è consigliere comunale della prima città del Cantone (68’000 abitanti) e allo stesso tempo – per esempio – gran consigliere difficilmente può assolvere bene i suoi compiti: non tanto per un’incapacità propria, ma per la mancanza di tempo (in genere si è impegnati non solo durante le relative sessioni, ma anche nelle commissioni), per la sovrapponibilità dei relativi impegni (non si può essere contemporaneamente in riunione a Lugano e a Bellinzona) e per gli impegni professionali e famigliari.  

Di conseguenza il lavoro politico nella sezione ne risente, soprattutto (e lo affermo per esperienza personale) ne risente il lavoro politico del gruppo in Consiglio comunale. Indipendentemente dall’accettazione di questa mia proposta, chiedo ai/alle candidati/candidate in lizza per il Consiglio comunale, che sono stati eletti in Gran Consiglio, qualora eletti/e, di scegliere tra legislativo cittadino e Palazzo delle Orsoline.

Ecco il nuovo articolo che chiedo all’Assemblea di votare per essere inserito nello Statuto Ps di Lugano, art. 18a :

“La carica pubblica di Consigliere comunale è incompatibile con quella di gran consigliere e/o eletto alle camere federali. Di conseguenza, in caso di elezione in Gran Consiglio o altra carica istituzionale federale,  l’eletto/ la eletta in Consiglio comunale dovrà scegliere in quale legislativo operare. Stessa incompatibilità vale anche per la carica di municipale”. 

Aurelio Sargenti