Lugano, 12 settembre 2023

1. Problematica sollevata
Stando all’articolo intitolato ‘Lugano: troppi allievi in mensa? La polemica è servita’’ apparso in data 12 settembre 2023 sul Corriere del Ticino, il Servizio extrascolastico della Città avrebbe lamentato un incremento notevole di bambini provenienti da Cadro nella mensa di Davesco-Soragno.
A fronte di ciò, i genitori sarebbero stati invitati alla collaborazione per ‘‘limitare la presenza in mensa dei propri figli alle strette necessità lavorative, essendo il servizio concepito essenzialmente per favorire la conciliabilità lavoro-famiglia’’. Pur assicurando che ‘‘nessun bambino verrà escluso dal servizio’’, la Città si sarebbe inoltre riservata la possibilità di ‘‘riesaminare le richieste d’iscrizione in base all’orario di lavoro e alle percentuali segnalate al momento della registrazione’’ e di ‘‘effettuare controlli puntuali per assicurare che la frequenza in mensa sia mantenuta allo stretto necessario’’.

2. Risposta del Municipio
Interpellato oggi sulla problematica2, il Municipio ha tra l’altro osservato che ‘‘mentre l’impatto sul personale educativo ed inserviente è più facile da gestire, potendo lavorare su eventuali spostamenti tra sedi, l’aumento dei bambini ha un impatto considerevole [in particolare sul trasporto]’’.
In questo senso, ha inoltre aggiunto che ‘‘se l’aumento giustifica un potenziamento di spazi, si cerca velocemente di trovare una soluzione, ma se si potenzia per poi trovarsi con una sede mezza vuota o un pulmino che circola inutilmente, a nostro avviso è uno spreco di fondi pubblici: e i cittadini non ne sarebbero soddisfatti’’. In relazione al caso specifico, si precisa invece che ‘‘è stata richiesta la collaborazione dei genitori per cercare di capire se l’aumento dei bambini era dettato da un’esigenza lavorativa da considerare come stabile, prima di attuare un potenziamento del trasporto […]’’.

3. Brevi considerazioni
Se da un lato tale situazione denota un aumento della domanda per la mensa in questione, dall’altro la comunicazione del Comune sottende un rischio di esclusione di varie famiglie da questo servizio. Ne consegue l’interrogativo secondo cui, almeno per quanto concerne Davesco-Soragno, il servizio mensa e di trasporto non riesca a rispondere pienamente alle necessità della cittadinanza.
Pur comprendendo le difficoltà generate da un immediato e incerto un aumento dell’affluenza, il timore è comunque che una reazione come quella dell’autorità possa tendere a scoraggiare se non a limitare in modo più generale l’accesso a un servizio che, nell’ottica di garantire nel tempo la conciliabilità tra lavoro e famiglia, dovrebbe semmai essere debitamente e puntualmente potenziato.
Del resto, l’impressione è che presso il servizio extrascolastico in questione sussista un equilibrio piuttosto precario tra domanda e offerta che, se già oggi si manifesta con puntuali scompensi relativi alla mensa e al trasporto, in un più ampio orizzonte temporale potrebbe sempre più deteriorarsi.

4. Domande
In considerazione di quanto sopra e del fatto che, sulla base delle Linee di sviluppo 2018-2028, la Città dovrebbe impegnarsi a sostenere ‘‘la conciliabilità famiglia-lavoro tramite un adeguamento delle strutture extrascolastiche’’, rivolgiamo al Municipio le seguenti domande:

  1. Che dimensioni assume e come si motiva l’aumento delle richieste d’iscrizione al servizio di Davesco-Soragno, rispettivamente l’insufficiente offerta messa a disposizione dallo stesso?
  2. Come, per quale lasso di tempo e con quali conseguenze si prevede di dare seguito all’invito tendente a limitare il ricorso alla mensa a ‘‘strette necessità lavorative’’ delle famiglie?
  3. Cosa si intende con ‘‘strette necessità lavorative’’ e in che misura il mancato adempimento di tale criterio impedirebbe di riconoscere un’asserita ‘‘reale esigenza di conciliabilità’’?
  4. Se, come affermato dalla responsabile dei Servizi extrascolastici, la Città non ha intenzione di effettuare ‘‘controlli mirati’’, perché questa evenienza è stata comunicata ai genitori?
  5. Se sono previsti degli inconvenienti anche sul fronte del trasporto, l’unica soluzione consiste nel ricorso a un pulmino supplementare o possono essere considerati altri provvedimenti?
  6. Vi sono anche altre mense della Città che hanno dovuto o intendono procedere in modo analogo al caso di Davesco-Soragno per rispondere all’aumento delle richieste d’iscrizione?
  7. Quali passi si intendono muovere per garantire nel breve termine la piena accessibilità del servizio a Davesco-Soragno e, se del caso, nelle altre strutture interessate dal problema?
  8. Quando e in che modo si prevede di potenziare il servizio di Davesco-Soragno e, nel caso, le altre strutture che sono o potranno essere in futuro interessate dalla problematica?
  9. Attualmente vi sono per caso sedi scolastiche ancora sprovviste di mensa? Quali?

Con ogni ossequio.

Primo firmatario:
Edoardo Cappelletti (PC – Gruppo PS-PC)

Aurelio Sargenti (PS).
Mattea David (PS)
Demis Fumasoli (FA)
Raoul Ghisletta (PS)
Carlo Zoppi (PS)