L’opinione di Tessa Prati e Filippo Zanetti, copresidenti PS Lugano

È con uno slogan chiaro e che non lascia spazio a fraintendimenti che il PS Ticino affronta la campagna elettorale delle cantonali 2023. Stare dalla parte di temi sociali, ambientali e della giustizia significa fare una politica a difesa di quelle persone che necessitano di uno Stato forte e a garanzia di una società giusta, libera e progressista.

Laura e Fabrizio ci hanno spiegato come la legislatura che si sta chiudendo sia stata caratterizzata dalla polarizzazione tra destra e sinistra, sottolineando che questa deve essere affrontata di petto, prendendo posizioni chiare e fugando qualsiasi dubbio circa la visione del mondo. Ci hanno parlato di numerosi temi che stanno definendo l’attività politica del nostro partito e che sono centrali per un rafforzamento fondato sulla giustizia sociale e climatica. In questo solco, la tanto voluta alleanza con I Verdi potrebbe dare la possibilità di portare un fronte comune contro una destra che è sempre più appiattita su posizioni liberiste e che non tiene in considerazione le molte sfaccettature della nostra società. Lo scopo è quello di poter promuovere fattivamente e riuscendoci un’agenda politica che metta al centro i bisogni della maggior parte dei cittadini e delle cittadine: aumento dei premi di cassa malati, lavoro, salari, salute, ambiente e giustizia sociale.
Laura e Fabrizio non si nascondono dietro a un dito e sottolineano la particolare importanza che riveste il Gran Consiglio. È infatti questo il consesso in cui si gettano le basi, con scelte sempre meno di compromesso, della politica del Ticino dei prossimi anni. Qui, come forza progressista, possiamo ottenere quei cambiamenti necessari per difendere il territorio, le fasce più fragili della società e il ceto medio. Proprio per questo motivo è importante che anche un Comune come Lugano sia ben rappresentato in Gran Consiglio. Lugano è il Comune con più abitanti del Cantone e, mai come negli ultimi anni è un polo che necessita di approcciarsi, di comunicare e confrontarsi con la politica cantonale e degli altri poli del Cantone. È infatti di importanza capitale che Lugano riesca a ritrovare il suo (nuovo) posto all’interno del Ticino, sia a livello economico, sia sociale. Da troppo tempo (siamo coscienti che lo ripetiamo spesso) Lugano ha perso la bussola. Purtroppo, Lugano si è fatto sfuggire troppi dossier di importanza cantonale (Polo della biomedicina e l’Ospedale cantonale per citarne due).

stiamo dalla parte di…

È vero, qualche tentativo per ritrovare la via c’è stato. Purtroppo, si insiste sul Piano B, senza proporre un vero Piano A fatto di solide prospettive e una visione lungimirante. Per farlo è necessario basarsi su nuove connessioni con gli altri distretti del Cantone, ma anche guardare oltre i confini cantonali. In questo contesto, Lugano deve poter contare su una presenza di cittadine e cittadini del nostro Comune eletti in Gran Consiglio per avere una rappresentanza forte e che sappia dare nuova linfa ai rapporti interregionali e cantonali.
A Lugano i nostri rappresentanti in Consiglio Comunale hanno portato avanti con convinzione la protezione del territorio, lo sviluppo sostenibile, la mobilità lenta, più spazi a misura di famiglia, più libertà per i giovani, misure sociali forti (come una rete di assistenti sociali più fitta), la promozione di un’economia sana e a misura di abitante. Siamo sicuri che con la stessa determinazione questi – e tanti altri – temi verranno affrontati dai nostri candidati al Gran Consiglio e in generale da coloro che compongono l’area rosso-verde.
È quindi su queste premesse che abbiamo voluto dedicare un’edizione speciale di Lugano 2’116 m s.l.m per presentare i candidati al Gran consiglio del PS e Forum Alternativo (Lista 12) con alcune loro motivazioni a candidarsi e scorci di politica.