Venerdì 15 marzo ore 20’00 nell’aula magna della Scuola elementare di Besso (Via Besso 13) il Premio Giovanni Cansani Lugano organizza uno spettacolo teatrale sul ’68, scritto e diretto da Gianni Delorenzi.

La commedia, interpretata dalla compagnia teatrale I Matiröö, si intitola “Tanti andament e pö?”.
L’ingresso è libero per studenti e apprendisti. Per gli adulti l’entrata è di fr. 20.

L’utile dello spettacolo sarà devoluto in beneficenza tramite il Premio Cansani, che ogni anno in data 11 novembre, premia un’associazione luganese impegnata a favore dei meno abbienti (sia in Ticino, sia nei Paesi in via di sviluppo).

Chi sono I Matiröö? “Bisogna tornare indietro nel 1994 nel paese di Vacallo.” – spiega il capocomico Gianni Delorenzi-“Eravamo un gruppo di amici che si trovava per divertirsi e condividere i problemi della quotidianità. Nacque l’idea di fare teatro, mettendo in scena situazioni assolutamente credibili ed emblematiche. Le nostre rappresentazioni prendono corpo da improvvisazioni teatrali eseguite da attori calati in situazioni immaginarie create con precisi intenti. I risultati ritenuti interessanti vengono riscritti e adattati a una trama. In pratica ciò che mettiamo in scena è il frutto di un laboratorio teatrale, facciamo del teatro sperimentale con tutti i rischi che ciò comporta. A volte i risultati sono stati ottimi, altri meno. Quando la commedia non cattura il pubblico… è un disastro: come per tutti i commerci, ci vogliono dieci anni per farsi un cliente, ma meno di dieci secondi per perderlo. Ai Matiröö piace così, forse perché sono un po’ matti, gli piace rischiare, come il personaggio storico al quale si sono ispirati.” Delorenzi si riferisce a Luigi Pagani, detto Ul Matiröö, che nel febbraio 1847 guidò una rivolta, detta del carlun; un Robin Hood locale che in varie occasioni tolse ai ricchi per dare ai poveri. Il territorio, la sua storia e la sua lingua è un altro aspetto che caratterizza la compagnia. Ma il teatro non è solo declamazione e comprensione della parola scritta, è anche azione scenica e emozioni giocati in diretta, è il linguaggio universale della comunicazione che va oltre le convenzioni della lingua parlata. I Matiröö hanno calcato i palcoscenici nazionali e all’estero. “Essere capiti con il nostro teatro, prevalentemente in dialetto, da persone che il dialetto non lo parlano, è una sensazione indescrivibile.” (testo di Guido Codoni, apparso in “Terra Ticinese”)

Chi è l’autore e regista? Gianni Delorenzi è nato nel 1950 in Capriasca e così descrive il suo percorso di vita.“Conobbi l’odore di stalle in cui ancora c’erano delle mucche, il profumo di quei boschi e il suono del suo dialetto. Mai dimenticati! Studiai dai preti e di quei collegi avrei tante storie da raccontare a cui i giovani di oggi non potrebbero credere. Studiai per diventare maestro elementare. Imparai finalmente qualcosa sul senso della vita stando sulle barricate del sessantotto. Fui di “Lotta Continua” sognando la rivoluzione, me ne dissociai quando il piombo cominciò a fare solo male senza creare prospettive di alcun genere. Imparai di Kung-Fu con il maestro Fung Jy-Ko, di esoterismo con il regista espressionista Alejandro Jodorowsky, di teatro con Alberto Canetta e la Comuna Baires ai suoi esordi milanesi. All’interno della Scuola, per ben 43 anni, fui sempre in prima linea in lotte che lasciarono un qualche segno. Nel 1994 fondai la compagnia teatrale I Matiröö, di cui sono tuttora il capocomico: cerchiamo di coniugare il teatro d’avanguardia con il dialetto.”