di Marco Imperadore

Nel corso degli ultimi anni, a causa del particolare bisogno del quartiere di Pregassona e in special modo per la zona bassa in corrispondenza del Cassarate, ci si è occupati di raccogliere idee, che sono state poi la base per creare il progetto denominato “Laboratorio sociale e di integrazione”. Per la sua gestione è stata fondata l’Associazione Amélie con alcuni membri che facevano parte della Commissione di quartiere e che attualmente guidano e dirigono il progetto. Nell’ultimo anno si sono aggregati una trentina di volontari, per la maggior parte residenti nel quartiere o zone limitrofe.

Parlando con la popolazione, è emersa la necessità di creare dei progetti a favore di giovani e non solo, sollecitati in questi anni sulla mancanza di spazi aggregativi e sociali. È stato aperto un centro giovani e il progetto si è prima concentrato su bambine/i e ragazze/i dai 6 ai 18 anni e ultimamente anche da 1 a 3 anni con l’attività “Il mondo di Amélie”. Da ottobre scorso sono stati avviati anche dei corsi a favore della terza età e adulti (yoga, ginnastica, informatica e smartphone) che hanno avuto molto successo, grazie ai nostri collaboratori volontari e al loro impegno incredibile a favore di tutti i residenti. Inoltre, abbiamo anche aperto uno sportello di aiuto su appuntamento e il Caffè Amélie per ritrovarsi e scambiare momenti di svago. Grande successo lo sta ottenendo la Casetta Amélie al parco giochi di Via Industria, che sta diventando un punto di incontro facendo nascere amicizie e relazioni. Le persone sono talmente entusiaste che ci spronano ad andare avanti per questa strada.

Ci auspichiamo un concreto sostegno da parte del Comune di Lugano, non solo in termini finanziari, ma anche logistici. Il comparto abbandonato in Via Industria e parzialmente di proprietà comunale, era stato individuato negli anni scorsi come sede del nostro centro. Si spera che in futuro possa essere utilizzato per soddisfare le esigenze che si sono venute a creare. Il centro giovani potrebbe avere a disposizione uno spazio molto più grande e le attività attuali avrebbero anche possibilità di aumentare il numero di posti disponibili.